mercoledì 15 novembre 2017

10 Libri che Amo!

Buon pomeriggio Lettori!!!

Come state? Oggi vi parlo dei 10 libri che ho letto che mi hanno lasciato qualcosa dentro e che ho adorato alla follia. Lasciatemi scritto nei commenti cosa ne pensate e se tra di loro c'è anche il vostro preferito!

1- Harry Potter  di J.K. Rowling (tutta la saga) che come ho avuto modo di dire già in questo articolo mi ha letteralmente cambiato la vita aggiungendoci quel pizzico di magia che non guasta mai. Diciamoci la verità chi non ha sognato almeno una volta di diventare amico di Harry o di essere smistato in una delle quattro casate o ancora di aprire una porta agitando la bacchetta ed esclamando "Halomora!"

2- La ragazza delle arance di Jostein Gaarder . Anche di questo libro vi ho già parlato ampiamente. Grazie a lui mi sono letteralmente innamorata della lettura, prima di allora non credevo che un libro avesse la capacità di far emozionare cosi tanto.

3- Ho sognato la cioccolata per anni di Trudi Birger. Libro tratto da una storia vera, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che ovviamente fa riflettere sull'importanza anche delle piccole cose, quelle più insignificanti come la cioccolata.

4- Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Il mio primo romanzo giallo non poteva che essere uno suo; ritengo questo libro come una pietra miliare nel panorama dei romanzi gialli e che sia da leggere almeno una volta nella vita!

5- Il calice della vita di Glenn Cooper. Grazie a questo libro ho scoperto l'amore per questo autore che in ogni libro è in grado di sorprendermi. La sua scrittura, per quanto difficile sia l'argomento (in questo caso la ricerca del Graal), risulta sempre essere pulita, lineare e di facile comprensione a chiunque.

6- Il visconte dimezzato di Italo Calvino. Un classico della letteratura italiana che se devo essere onesta non è molto conosciuto. Una lettura leggera che tutti possono affrontare con tematiche sempre molto attuali.

7- L'educazione delle fanciulle di Luciana Littizzetto e Franca Valeri. Un libro,che è in realtà un dialogo tra due donne che io adoro, che parte da argomenti di enorme serietà aggiungendo quella nota comica che non guasta mai.

8- Il conte di Montecristo di Dumas. Il primo caso in cui ho prima visto film e poi letto il libro, devo essere onesta mi sono piaciuti entrambi e ne consiglio a lettura e la visione a tutti! Ne rimarrete soddisfatti.

9- Il codice Da Vinci di Dan Brown. Non appena uscì, non fui una fan del genere, solo dopo qualche mese scoprii di adorare questo genere; gli intrighi, i misteri sono una delle cose che più mi appassionano e questo grazie anche alla capacità di scrivere di questo grande autore.

10- La Divina Commedia di Dante. Ebbene si, mi piace questa grande pietra miliare della nostra letteratura perchè credo sia un'opera dal valore inestimabile!

mercoledì 8 novembre 2017

La figlia dei ghiacci

Buongiorno Lettori!
Oggi nuova recensione su un libro che ho scambiato con una ragazza dolcissima su AccioBooks.  Il libro in questione é " La figlia dei ghiacci" di Matthew Kirby.



La storia si svolge in un regno vichingo  dove tutti aspettano l'arrivo del nemico che un traditore ha condotto li. I tre figlie del re: Asa (figlia più vecchia), Harald  (unico figlio maschio ed erede al trono) e Solveig (la figlia di mezzo che il padre sembra non vedere mai) sono nascosti sulle rive di un fiordo completamente  gelato.
Solveig si sente sminuita  dal fatto che il padre non la considera quanto gli altri fratelli e si rifugia nel suo unico talento ossia le parole, raccontare storie grazie soprattutto all'aiuto di Alric  (il poeta di corte). Solveig si chiede spesso come fare a far capire che esiste un fuoco più caldo del fuoco stesso chiamato sentimento; se sia possibile, con un racconto, smascherare il traditore che li ha condotti li; se quel dono può farle acquisire più fiducia in se stessa.


Lo ammetto, questo libro ha attirato la mia attenzione grazie alla copertina, se non fosse stato per lei  non ero a conoscenza di questo romanzo,tuttavia mi ha sorpreso! Io sono un'amante del freddo, del ghiaccio, della neve e dei racconti e questo libro unisce tutte queste cose. Se l'inizio può apparire un po' noioso o monotono, la continuazione e la fine di certo vi sorprenderanno! Altro punto a favore sono gli spunti sulla cultura vichinga  che per chi adora il genere si possono  ritrovare lungo tutto il racconto.


VOTO: 7!

giovedì 2 novembre 2017

La piccola Parigi

"Paris is always a Good idea!"
Buongiorno Lettori!
Eccomi a voi oggi per la recensione del libro di Alessandro Tonoli :" La piccola Parigi" che potete trovare qui (https://www.amazon.it/piccola-Parigi-Leggende-Cabiate-ebook/dp/B00Z7831R4/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1509609608&sr=8-1&keywords=la+piccola+parigi).



Come afferma l'incipit del mio articolo, Parigi é sempre un'ottima idea, questo libro é un'ottima idea. Libro di poco più di una cinquantina di pagine che però,  nonostante la sua brevità, ti porta a ragionare su ogni piccola cosa, su quanto l'amore sia un sentimento semplice ma al tempo stesso coi complicato.

Il libro narra la storia di una bambina vestita di rosso che arriva di punto in bianco in un paesino senza dire né il suo nome né  da dove venga.La cosa strana é che tutti in paese, dopo il suo passaggio, si abitano alla sua presenza, alla sua calma e alla sua leggerezza e la amano per questo. La bambina peró ha un sogno: far crescere una piccola tour eiffel in paese. Il posto adatto per far crescere la sua piccola tour eiffel è  nella piazza De paese dove ogni sera lei si reca ad annaffiare la sua torre che però,  ovviamente non cresce di un solo millimetro. La cosa strana é che peró quel luogo diventa un punto di incontro di molte coppie che dopo aver parlato per, magari cinque minuti li davanti, finiscono con l'andare via tenendosi per mano. Come ogni cosa bella però,  il sogno della piccola Parigi finisce e anche la bambina sparisce dal paese lasciando  un vuoto in ogni abitante del paese che tanto la amata.

Che dire di questo libro, una vera rivelazione! Lontanamente mi ha ricordato un po' il libro "La ragazza delle arance" di Jostein Gardeer. Sembra impossibile che in così poche pagine si possa affrontare in maniera così personale un argomento come l'amore. Ma forse é proprio perché sono i bambini i veri portatori sani d'amore, coloro che sono i fautori di un amore puro, dei sogni più veri che questo libro riesce a essere così intimo e bello.
Lo consiglio a chiunque voglia riscoprire il sapore dei sogni che provavano da bambini.

VOTO:9!

sabato 28 ottobre 2017

Il demone di Praga

Buongiorno Lettori, Buon sabato!
Eccomi tornata con una nuova recensione.
Qualche settimana fa mi è stato chiesto di recensire un libro di Giuseppe M. Todaro e io con grande entusiasmo ho accettato!
Eccomi quindi a parlarvi de "Il demone di Praga".



La storia è quella del Signor Brahe che narra ad Hanna, una giovane donna ereditiera in declino, la sua vita svelandole chi lui è realmente e quanto la sua vita sia stata costellata di scelte giuste o sbagliate. Hanna non crede subito a quel che Brahe le racconta, pensando sia solo un mero racconto atto a farla sorridere o intrattenere. Egli le assicura che però è tutto reale: lui ha fatto un patto con un demone quando la moglie e il figlio sono morti e da allora vaga in cerca di una redenzione che non avrà mai. Questo avvenimento, come narra il protagonista, è avvenuta moltissimi anni prima, quando Hanna ancora non era nata. La ragazza si chiede allora come mai egli l'abbia invitata a cenare con lui e soprattutto come mai voglia risollevare le sorti finanziarie della sua famiglia ed è qui che il SIgnor Brahe fa una rivelazione sconvolgente...

Ebbene si, se vorrete scoprire la rivelazione dovrete leggere il libro che trovate a questo link in versione ebook (https://www.amazon.it/demone-Praga-Giuseppe-M-Todaro-ebook/dp/B073W27L3C).
Ma ora veniamo a quel che penso riguardo questo libro di meno di 200 pagine. Non credevo che un racconto così breve potesse tenermi incollata al tablet e invece con questo libro è successo. Non appena leggi un capitolo non puoi far altro che continuare a leggere quello dopo e quello dopo ancora. Come ogni bel libro però, alla fine si rimane con un senso di vuoto incredibile, spero quindi di poter leggere un seguito perchè la vita del Signor Brahe d'altronde è eterna!

VOTO: 9!

sabato 21 ottobre 2017

What about Harry Potter?

Buon pomeriggio a tutti cari lettori!
Come state? Scusate l'assenza, oggi sono qui per parlarvi del magico mondo di Harry Potter e della mia esperienza con la magia di Hogwarts e Diagon Alley.
Essendo nata nei primi anni '90, quando Harry potter uscì io avevo 10 anni e ricordo perfettamente che andai al cinema a vederlo insieme a mia sorella. già piuttosto grande ma che comunque aveva letto i libri e li aveva trovati molto belli. Inutile dire che uscita dal cinema avevo ancora gli occhi a cuoricino per ciò che avevo visto, gli effetti speciali, il mondo magico erano tutto ciò che in quel momento attirava la mia attenzione. Mi ripromisi quindi che dopo aver visto il primo film al cinema mi sarei letta anche i libri e così feci. Ovviamente poi ogni anno sono tornata al cinema a vedere gli episodi seguenti e nonostante fossi grande ogni libro e film non facevano che accrescere il mio amore per Harry e i suoi amici.
Non starò qui a descrivervi ovviamente quanto sia bella la saga perchè non penso esista alcun essere umano al mondo che non ne riconosca la bellezza (ndr se esisti...pentiti! Harry Potter è bellissimo!) ma invece cosa Harry ha significato per me.
Premessa, nel periodo in cui Harry uscì in libreria e successivamente nelle sale la mia famiglia stava attraversando un brutto periodo e Harry, Silente, Piton, Hermione e persino Draco mi hanno fornito la valvola di sfogo necessaria a non pensare a quanto quel periodo fosse difficile anche per una bambina come me. Sembra strano pensare che un libro abbia questo potere o che un'autrice sia in grado di fare questo ma a volte, quasi all'improvviso, accade e allora scopri che sicuramente quello è un libro destinato a diventare Best seller.
Diciamocelo....chi aspetta ancora la lettera di Hogwarts? Io si, anche se ho 26 anni e ci spero sempre di essere smistata tra le file di Serpeverde, di avere ancora come insegnanti Piton e Silente, di farmi dare la mappa del malandrino da Fred e George, di sfrecciare sulla mia scopa volante. Insomma...siamo quelli che hanno visto nascere e crescere un maghetto che farà parte per sempre della nostra vita!

venerdì 29 settembre 2017

Il segno dei quattro

Buon pomeriggio Readers!
Eccomi qui di nuovo, dopo una lunga pausa estiva con una nuova recensione. Oggi vi parlo di un autore classico inglese Sir Arthur Conan Doyle con il libro "Il segno dei quattro" .

Confesso che, pur avendo sempre sentito parlare di Sherlock Holmes e Watson, non mi ero mai messa a leggere un racconto di Doyle. La scorsa settimana, complice un giro da libraccio, mi lascio tentare da questo libro e devo dire che è stato subito amore. 
La trama è quella classica di Doyle ovvero nelle prima parte svolgimento dell'omicidio e nella seconda parte Holmes che risolve il caso unendo tutti i tasselli. Il background di questa storia sono le Indie e le pietre preziose facenti parte di un tesoro diviso in egual misura da 4 ladri. Il bottino passo ovviamente di mano in mano fino a quando uno dei quattro ladri originari riesce a riimpadronirsene uccidendo l'ultimo proprietario. 

Devo essere onesta, prima di appassionarmi realmente a Sherlock Holmes ho dovuto guardare la serie tv e ora non posso fare a meno di leggere ogni suo racconto. Trovo che le storie siano più incalzanti e fluenti rispetto ai romanzi di Agatha Christie che ho spesso letto ma che alcune volte mi hanno annoiato.
Non sono una fan sfegatata degli scrittori inglesi ma Doyle lo consiglio vivamente, è impossibile annoiarsi soprattutto con la mente brillante di Holmes!

VOTO: 9!

martedì 12 settembre 2017

Come scegliete un libro?

Buongiorno Readers!!
Scusate per la lunga mancanza di pubblicazioni sul blog ma tra vacanze e impegni sono stata lontana dal pc più del previsto!
Ritorno oggi con la domanda delle domande...Come scegliete un libro da leggere?
Oggigiorno, diciamocelo, soprattutto per chi ama alla follia leggere, non esiste una wishlist vuota quindi questa domanda è per lo più superflua tuttavia mi è capitato di non aver nulla da leggere e di girovagare in libreria alla ricerca di un libro che mi potesse colpire.
In genere. almeno per quanto mi riguarda, la prima cosa che faccio è andare su instagram (ebbene si e non ci vedo nulla di male) e guardare quello che le altre bookblogger leggono o che magari hanno trovato interessante.  Inizio quindi fare una prima scelta di libri che potrebbero piacermi.
Secondo passo è andare a cercare su internet la trama della storia che avevo in parte letto nelle recensioni delle altre bookblogger; dopo questo passaggio di solito ne tolgo uno o due massimo.
Ultimo passaggio andare in libreria... e qui, in quel luogo di perdizione succede il finimondo...trovo i libri che ho selezionato e alla fine ciò che colpisce la mia attenzione è la copertina. Non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, e questo lo sanno tutti, ma diciamocelo, molto spesso quel che ci colpisce è proprio quest'ultima. Un esempio lampante, per me, sono i libri della AbEditore, oltre all'impaginazione che trovo stupenda hanno delle copertine che tolgono il fiato da tanto sono belle e i libri in sè sono anch'essi bellissimi.
E voi? Come scegliete i libri?

venerdì 11 agosto 2017

Artemis Fowl

Buon pomeriggio Readers!
Le vacanze sono nel pieno quindi prima di tutto mi scuso con voi per la mia assenza! In questi ultimi due giorni mi sono intrattenuta con un libro decisamente poco per adulti ma più per ragazzi. Sto parlando del primo libro della saga di "Artemis Fowl" di Eoin Colfer, edito da Mondadori.



Ma chi è Artemis Fowl? Un ragazzino di 12 anni con un quoziente intellettivo fuori dal comune. Figlio di un'antica famiglia di persone non tanto avvezze alla legge che dopo la morte del padre, con conseguente disperazione della madre, decide di riportare ricchezze nella propria famiglia rubando il famoso tesoro degli elfi, fate... Per fare ciò però ha bisogno di una merce di scambio e riesce nel suo intento quando rapisce il Capitano Spinella Tappo intenta nel rito che si svolge ogni 4 anni di ricarica della magia. Come Artemis prevede subito vengono mandate squadre di soccorso che però il giovane è in grado di contrastare, con grande sorpresa degli altri esseri magici. Il giovane aiutato dalla guardia del corpo Leale e dalla sorella di quest'ultimo riesce a sfuggire a diversi attacchi, tra cui la biobomba. Artemis ottiene quindi 24 lingotti d'oro ed è pronto a liberare la fatina. Tuttavia ha un ripensamento, se la fatina guarirà la madre dalla sua demenza, la fatina potrà andarsene con metà dell'oro del suo popolo. Così avviene e Artemis ritrova la madre che pochi anni prima aveva avuto, bella e raggiante.


Ok...questo è decisamente un libro per ragazzi che però ha subito attirato la mia attenzione, molto probabilmente perchè una dose di magia a volte può aiutare o forse per quella dose di mistero che c'è. Lo consiglio soprattutto per chi ha voglia di passare un'oretta a leggere qualcosa di leggero e poco impegnativo o chi ha dei ragazzi sui dieci anni.

VOTO: 7!

martedì 8 agosto 2017

Intervista con una BookBlogger!

Ed eccoci al nuovo incontro settimanale: "Intervista con una Book blogger". Questa settimana intervistiamo Chiara, proprietaria del blog "Living among the books".

Benvenuta!! Presentati: 
Cosa c'è da sapere su di me? Sono una SOGNATRICE, ASPIRANTE SCRITTRICE, LETTRICE PER PASSIONE, "BLOGGER" PER DILETTO. 
Ah, dimenticavo. Sono Chiara e ho 17 anni. Amo studiare psicologia e storia dell'arte. Sono una delle più estroverse del gruppo, ma spesso mi chiudo in me stessa non riuscendo a esprimere le mie emozioni (attenzione non sono bipolare). 
A che età hai capito che la lettura era una tua passione?
 
Sin da piccola adoravo leggere, svolgevo con piacere i compiti di italiano (analisi dei testi etc..) mi è sempre piaciuto recitare, anche se non ho proseguito con questa passione e cimentarmi nell'interpretazione dei testi.

Il primo libro letto?
Il mago di Oz, un classico!

Se dovessi consigliare un libro a una persona quale sarebbe? E perché?
"L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" non troppo impegnativo. Per mia mamma che non ama tanto leggere. Avrei detto "Orgoglio e pregiudizio" ma sarebbe stato troppo azzardato!

Qual è il libro che ti ha emozionato di più? 
"Io prima di te" potrà sembrare banale come scelta, ma ho davvero pianto a dirotto per quel libro (cosa che accade raramente) e ho fatto tantissime ricerche sull'eutanasia e la "Dignitas" in Svizzera, di cui non sapevo l'esistenza.
Che libro c’è sul tuo comodino in questo momento? 
"Le terre dei dormienti" di Laura Taibi, devo recensirlo :)

Se ti fosse data la possibilità di scegliere tra avere una libreria con un numero indeterminato di libri e una carta di credito con budget illimitato con il quale poter comprare tutti i libri che vuoi, cosa sceglieresti? 
Carta di credito... e poi perché solo una? :')

C’è stato un libro che tutti dicevano essere bellissimo ma a te non è piaciuto? Perché?
Credo Moby Dyck, non mi ha preso per nulla, nonostante altri sostenessero che fosse un bel classico. Magari proverò a rileggerlo tra qualche mese.

Un libro che non ti aspettavi ti sarebbe piaciuto così tanto?
 
"La collezionista di libri proibiti" di Cinzia Giorgio. 

Visto che siamo in tema di vacanze, che libro porterai con te? 
Andrò mai in vacanza? Bel dilemma! Sicuramente "Il piccolo negozio di fiori in riva al mare" della McNamara, "Il disastro siamo noi" della McGuire e "Il grande Gatbsy". Letture piacevoli e non troppo impegnative.

Quando hai aperto il tuo blog? 
Ufficialmente il 28 Agosto 2016, anche se ho iniziato a usare assiduamente blogger verso febbraio 2017. I primi mesi non pubblicavo quasi niente, poi ho ingranato e capito il meccanismo. Mi aiuta molto creare un calendario con le uscite programmate. Ci vuole molta organizzazione.

Come mai hai deciso di chiamarlo “Living among the books”?
Ero totalmente inesperta, non sapevo nulla riguardo la blog sfera, così ho stilato una serie di possibili nomi (adesso non ricordo esattamente quali, ma so solo che non mi piacevano). Mio papà ha fatto lo stesso. Così mi ha suggerito "living among the books" che vuol dire VIVERE TRA I LIBRI. Mi è sembrato super azzeccato e adesso non potrei mai cambiarlo. E' come se io non mi chiamassi più Chiara, ma Stefania o Valeria.

Perché una persona dovrebbe seguire il tuo blog? 
Sono una semplice ragazza adolescente come le altre, che cerca di portare avanti la sua passione per i libri. Mi impegno a portare sempre nuove recensioni, interviste, booktag. Spesso organizzo dei giveaway per premiare i miei lettori, mi fa piacere poter regalare qualcosa a loro...sono umile e sono sempre disposta ad ascoltare i miei seguaci e organizzare nuove iniziative. Spero che con il tempo più persone scoprano il mio angolino sul web e di riuscire a conquistarli con la mia genuinità.

Fai un saluto!
Vi ringrazio tantissimo per avermi ospitata! Sono molto onorata :) che dire... se volete sapete dove trovarmi, per fare due chiacchiere. Un bacione.



Ringrazio tantissimo Chiara per avermi dato la possibilità di intervistarla, è stata davvero gentilissima e vi rimando al suo blog ( https://livingamongthebookspage.blogspot.it/ ). Fateci un salto perchè non ve ne pentirete!! 

martedì 1 agosto 2017

Incontro con la BookBlogger Valentina!

Eccoci al primo incontro di questo nuovo format che mi sembrava molto carino aggiungere al mio blog. Ogni settimana uscirà un'intervista fatta a una bookblogger o a una scrittrice alle prime armi. Questa settimana ho intervistato Valentina, giovane bookblogger che vanta già un seguito non indifferente sui social.

Benvenuta nella sezione "Incontro con una bookblogger!", grazie per aver accettato!

Presentati
Ciao a tutti! Mi chiamo Valentina e ho un blog che si chiama "L'apprendista libraia".

A che età hai capito che la lettura era una tua passione?
Ho iniziato a leggere seriamente all'età di 10/11 anni e da lì ho capito che la lettura faceva parte della mia vita.

Il primo libro letto?
Sinceramente non mi ricordo quale sia stato di preciso, ma sicuramente era un libro di Geronimo Stilton.

Se dovessi consigliare un libro a una persona, quale sarebbe? Perchè?
Difficile rispondere a questa domanda. Un libro che sicuramente consiglierei è Harry Potter e la pietra filosofale di J.K. Rowling, perchè tutti almeno una volta nella vita devono leggere questa storia ed entrare nel mondo di Harry.

Qual è stato il libro che ti ha emozionato di più, fino ad ora?
Niente è come te di Sara Rattaro, questo libro l'ho letto il mese scorso e penso che sia stato l'unico libro con cui mi sono messa a piangere.

Che libro c'è sul tuo comodino in questo momento?
Al momento c'è "Le cose che sai di me" di Clara Sanchez.

Se ti fosse data la possibilità di scegliere tra avere una libreria con un numero indeterminato di libri e una carta di credito con un budget illimitato con il quale poter comprare tutti i libri che vuoi, cosa sceglieresti?
Sicuramente sceglierei la carta di credito.

C'è stato un libro che tutti dicevano essere bellissimo e a te invece non è piaciuto? 
Non c'è stato, ma quello che mi ha colpito meno è stato "Colpa delle stelle" di John Green, è stato così acclamato che non vedevo l'ora di leggerlo, alla fin fine non mi ha fatto impazzire.

Un libro che non ti aspettavi ti sarebbe piaciuto così tanto?
"Il segreto di Helena" di Lucinda Riley, essendo stata la prima volta che leggevo quest'autrice non avevo aspettative molto alte, invece mi sono ricreduta perchè il libro mi è piaciuto parecchio.

Quando hai aperto il tuo blog?
Ho aperto il blog il 31 luglio 2016

Come mai hai deciso di chiamarlo "L'apprendista libraia"?

Innanzitutto perchè mi piacerebbe lavorare in una libreria, e come seconda cosa il nome che ho scelto non ha nessun significato. Stavo cercando il nome adatto da dare al blog ed è stato il primo che mi è venuto in mente.

Perchè una persona dovrebbe seguire il tuo blog?
Perchè io cerco di mettere me stessa in quello che scrivo.

Fai un saluto!
Ciao a tutti!! :)

Ringrazio molto Valentina per avermi dato la possibilità di intervistarla, qui trovate il link al suo blog ttps://unmondofattodilibri.blogspot.it .
Ci vediamo la prossima settimana per una nuova intervista!
Ciao Readers!!

martedì 25 luglio 2017

La banconota da un milione di sterline

Buonasera Lettori per Passione!
Oggi nuova recensione di un autore conosciuto ma di cui, ahimè, io non avevo mai letto granchè. Il libro in questione è “La banconota da un milione di sterline” di Mark Twain AbEdizione.




Il libro di poco meno di cento pagine racconta della fortunata avventura di un uomo, Henry Adams, che si ritrova, per una scommessa, a possedere una rarissima banconota da un milione di sterline che può usare a suo piacimento. La scommessa infatti, fatta tra due fratelli molto ricchi di Londra: Roderick e Oliver Montpelier; quest’ultimo sostiene che già solo possedere un simbolo di ricchezza consenta a chiunque di avere ciò che desidera.Se Henry, povero e forestiero,riuscirà a non spendere nemmeno una parte della somma, avrà come ricompensa il lavoro che desidera e con la retribuzione massima adatta alle sue capacità.  La scommessa dura 30 giorni, tempo durante il quale il protagonista non riesce a spendere nulla, pur pranzando nei locali e cercando di comprare degli abiti nuovi, in quanto nessuno è in grado di dare del resto al facoltoso signore con la banconota da un milione di sterline.

Un libro breve, che si riesce a leggere nel giro di una mezz’ora ma non per questo meno interessante anzi…trovo che dia una visione molto attuale della società pur essendo stato scritto nel 1893. La visione attuale si evince soprattutto quando il commesso di un negozio di abbigliamento si rifiuta di dare attenzione al protagonista solo perché in quel momento è vestito di stracci, ma nell’attimo in cui Henry mostra la banconota l’atteggiamento cambia.
Nota di merito va fatta anche alla casa editrice che sforna delle copertine che sono dei veri gioielli della letteratura!

VOTO: 8! 

giovedì 20 luglio 2017

L’insana improvvisazione di Elia Vettorel

Buongiorno Lettori!
Oggi la recensione è in collaborazione con una giovane scrittrice Anemone Ledger il cui libro si intitola “L’insana improvvisazione di Elia Vettorel”.




Il libro si apre con un adulto Elia Vettorel durante la seduta da uno psicologo del carcere in cui è rinchiuso. Il protagonista è molto restio ad aprirsi e guarda allo psicologo con distacco e talvolta anche con sfacciata derisione. Pian piano Elia riesce ad aprirsi e a raccontare la sua storia sin da quando era in un orfanotrofio di suore (che lui chiama mamme), luogo visto come una prigione e in cui non gli era permesso fare nulla, nemmeno leggere un giornale. In quel luogo Elia non è felice e trova conforto in un amico immaginario Finn e con lui disegna la immaginaria famiglia felice. Un giorno, a sorpresa, arriva una mamma, che si rivelerà essere in seguito la sua vera mamma,  disposta ad adottarlo, nonostante Elia sia un bambino problematico e per niente facile. La casa dove il protagonista va a vivere è una piccola dimora umile e con tantissimi quadri alle pareti, quadri raffiguranti bambini che la nuova mamma di Elia giustifica come antenati in giovane età. Solo in seguito si scoprirà che quelli raffigurati nei quadri sono i bambini che il papà di Elia uccideva su commissione. La storia è in due tempi che si articolano lungo tutto il libro, di pari passo. In una troviamo la storia del protagonista sin da quando è concepito e dall’altra troviamo il protagonista cresciuto che rivela la macabra storia della sua famiglia ad Alice, ragazza di cui è innamorato.


Senza dubbio questo libro ha tutti i presupposti per essere una storia horror e ci riesce anche molto bene. Trovo che sotto certi aspetti possa considerarsi anche un libro psicologico, non tanto per il fatto che al suo interno è raccontata una seduta da uno psicologo, quanto per la capacità dell’autrice di raccontare ciò che Elia prova in ogni momento della sua vita. Nota dolente, ma più per una questione di gusto personale, è il raccontare la storia in due momenti diversi durante tutto il libro che rende difficoltoso districarsi tra un prima e un dopo ma questo è puro gusto personale.

VOTO: 6.5 

lunedì 17 luglio 2017

Annientamento

Buongiorno Lettori!
Nuova settimana, nuove recensioni e cominciamo subito con questo primo libro della trilogia dell'Area X edito da Einaudi intitolato "Annientamento" di Jeff VanderMeer.


Quattro scienziate, che operano in quattro settori diversi della scienza, vengono inviate nell'Area X. Le donne rappresentano la dodicesima spedizione che si reca in questo luogo; i componenti delle missioni precedenti sono spariti durante la stessa, o sono morti di cancro poco dopo essere tornati. Tra questi ultimi anche il marito della protagonista che però non è stato in grado, prima di morire, di raccontare cosa ci fosse nell'Area X o come fosse riuscito a tornare a casa. La nuova spedizione quindi si trova catapultata in questa avventura e decide come prima cosa di fissare un campo base esattamente nelle stesso punto in cui era stato allestito dalle precedenti spedizioni. Le donne decidono di iniziare immediatamente ad esplorare il luogo e trovano una torre con all'interno una scalinata che porta verso il sottosuolo. La protagonista, biologa, nota sulle pareti della scalinata delle specie vegetali dal colore fluorescente e accidentalmente, mentre le sta analizzando, ne ispira le spore. Decide, tuttavia, di non farne parola con le compagne e tutte insieme decidono di rimandare al giorno seguente ulteriori esplorazioni. Il mattino seguente l'antropologa viene trovata morta all'interno della torre e la psicologa sparisce misteriosamente, al campo base restano quindi la protagonista e la topografa. Durante una notte la biologa vede in lontananza un fascio di luce provenire da un faro poco distante dal campo base, vi si reca e trova una miriade di diari scritti dai componenti delle spedizioni precedenti tra cui il marito. In un'altra stanza, con sorpresa, trova anche la psicologa gravemente ferita che prima di morire le confessa che ad uccidere l'antropologa è stata una strana creatura che abita dentro la torre e la avverte che il confine dell'Area X si sta espandendo. Non appena la psicologa muore il suo corpo inizia a emettere una strana fluorescenza. Di ritorno dal faro la biologa per poco non viene uccisa da una misteriosa creatura che si nasconde in un canneto e una volta al campo base viene colpita da una fucilata della topografa. LA biologa riesce ad uccidere in uno scontro a fuoco la compagna e scopre che nel frattempo la ferita che le era stata inferta poco fa si sta rimarginando. Rimasta sola decide di tornare all'interno della torre, percorre tutta la scalinata e incontra il misterioso essere, in qualche modo riesce a sopravvivere all'incontro e torna al campo base.
La biologa decide allora di non tentare di fare ritorno a casa ma di rimanere nell'Area X per cercare ulteriori prove del passaggio del marito. 


Dire cosa penso di questo libro è difficile. Inizierei con il dire che non è un genere che di solito scelgo ma ne avevo sentito parlare e mi aveva incuriosito. Sono rimasta sorpresa per qualcosa ad ogni pagina , non c'è mai un momento di stallo, la storia prosegue incalzante dalla prima all'ultima pagina e credo che questa sia una caratteristica propria di pochi scrittori. Non è un libro di facile lettura o che consiglierei a chi cerca una lettura leggera.  I colpi di scena e la suspence vanno di pari passo con lo scendere le scale della torre da parte della protagonista. Annientamento è quello che prova la protagonista ad ogni esplorazione dell'area; deve annullare ogni ricordo per cercare una nuova verità o districare nuovi intrighi.

VOTO: 7!

giovedì 13 luglio 2017

C'era una volta una gatta




Il libro che prendo in considerazione oggi l’ho letto circa due anni fa e si intitola “ C’era una volta una gatta” di Licia Colò edito da Mondadori.

Un libro molto leggero che consiglio soprattutto ad un pubblico giovane soprattutto per la semplicità del lessico e dei contenuti. Il libro in sé è la raccolta di una decina di racconti sul rapporto dell’uomo con il proprio animale domestico che non deve essere necessariamente essere un cane o un gatto.  Ebbene si, in questo libro non troverete sono cani e gatti ma anche civette, cavallette (si, non stupitevi!), cavalli…insomma chi più ne ha più ne metta!

Non sono mai stata una fan di questo genere di libri in quanto li trovo fini a se stessi tuttavia come lettura estiva la consiglio.
Ma se non ti ha colpito perché lo consigli?
Sicuramente per la comodità di leggere dei racconti di non più di tre pagine che sono funzionali per chi magari ha poco tempo e vuole comunque svagarsi per una decina di minuti! 

VOTO: 6.5!

martedì 11 luglio 2017

La ragazza delle arance

Eccomi a scrivere del primo libro che mi ha iniziato alla lettura: "La ragazza delle arance" del norvegese Jostein Gaarder.



Un libro che tratta di una storia d'amore insolita, non il classico incontro che si potrebbe fare al giorno d'oggi, magari in palestra o a qualche aperitivo tra amici. Questa è la storia di un bambino Georg che riceve in eredità dal padre, deceduto da qualche anno, un diario in cui racconta la sua vita dal giorno in cui ha incontrato, su un tram di Oslo, una bellissima ragazza con in mano  un sacchetto pieno di arance. Si sa, mentre si è in metro, l'equilibrio non è dei migliori così il padre preoccupato che la ragazza potesse sbilanciarsi e potesse far cadere il sacchetto si precipita verso di lei facendo però cascare proprio il famoso sacchetto di arance. Il padre di Georg però ormai è innamorato perso dello sguardo della ragazza e si arrovella, nei giorni a seguire di chi possa essere quella ragazza e se mai avrà la possibilità di vederla ancora. Il destino sembra essergli amico perchè riesce a rivederla alcuni giorni dopo in un bar, sempre con il solito sacchetto di arance in mano; i due giovani si tengono per mano in silenzio per alcuni istanti fino a che il padre di Georg non fa un altra gaffe e la ragazza corre via piangendo. Il giovane allora si chiede per quale motivo la ragazza sia corsa via piangendo? Come mai quando la vede ha sempre in mano un sacchetto di arance? Tutti interrogativi che frullano nella mente del padre di Georg che alla fine del libro rivelerà la vera identità della famosa ragazza delle arance.

Questo, come ho già detto è stato un po' il libro apripista. Mi sono innamorata di questa storia e dei suoi colpi di scena, per non parlare della curiosità che si prova mentre si cerca di scoprire quale sia l'identità della ragazza. Un libro che scorre veloce e che ti tiene incollato alle pagine per tutta la durata della storia, non c'è un solo momento di noia o di momenti morti, un libro da divorare che sotto l'ombrellone vi farà tanta compagnia!

VOTO: 9!

lunedì 10 luglio 2017

Una passione condivisa

Non sono solita condividere questa mia passione e spesso mi sono chiesta se sarebbe servito a qualcosa mettere nero su bianco (in questo caso su un foglio online) le mie opinioni su libri letti. Oggi mi sono risposta...non servirà magari a niente e forse non mi leggerà nessuno ma io la mia opinione la darò!

Ma chi sono io?

Solo una ragazza di 26 anni che ha scoperto il piacere della lettura da poco e lo confesso, fino a quando ho frequentato le scuole dell'obbligo non ero "fan dei libri". Quante cose mi sono persa, quanti libri da riprendere che ho intenzione di leggere.
Non ho un vero e proprio genere preferito, forse prediligo i libri gialli ma spesso e volentieri mi discosto da questo genere per spaziare verso libri più romantici o di avventura, insomma l'importante è leggere e spaziare con la fantasia!